Il
regista Mario Monicelli in una vecchia intervista a La Stampa racconta l'estate
del '49 trascorsa con Totò:
''Quando
riceveva, la sera, ci faceva sentire le sue canzoni, raccontava aneddoti. Era
un uomo molto simpatico, ma non faceva il comico,
non si esibiva. Sapeva ascoltare. Si facevano le due, le tre. Le volte che
andava a vedersi - e non lo faceva neanche sempre - assisteva al film come se
quello sullo schermo fosse un altro: rideva di gusto oppure non si divertiva
per niente, ma non entrava mai nel merito dicendo questo si poteva fare così
questo è andato male perché... Era come se la cosa non lo riguardasse: un
atteggiamento che non ho mai trovato in nessun altro attore. Era una corazza
che si era costruito? Non l'ho mai capito''.